Sono quattro e tutte a poca distanza l’una dall’altra le diverse figure bariche che stanno caratterizzando questo inizio d’autunno meteorologico, così come stabilito dall’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale).
Il vecchio vortice depressionario dell’Europa centrale, responsabile del cambio di passo dell’Estate, dopo il raffreddamento degli ultimi giorni e dopo il breve rovescio di pioggia di questa mattina, sta ormai per uscire di scena.
Le due aree di alta pressione dello scacchiere europeo ‒ una vasta cellula di alta pressione al suolo con massimi tra Regno Unito e Islanda e il promontorio anticiclonico in quota di matrice subtropicale, attivo sul nord Africa ‒ se ne staranno ancora ben lontane dall’Italia, ma, proprio per questo, prenderà nel corso dei prossimi giorni sempre più piede un piccolo ma insidioso vortice di bassa pressione sulla Spagna, che gradualmente da domani si sposterà verso l’Italia e probabilmente attraverso il Mediterraneo potrebbe anche acquisire maggior forza di quel che in questo momento gli attribuiscono i modelli matematici.
L’influenza di quest’area depressionaria sul nostro territorio avrà modo di manifestarsi a partire da venerdì. Inizialmente si tratterà di un semplice aumento della nuvolosità stratificata, mentre da sabato (specie seconda parte del giorno) le interpolazioni dei diversi centri di calcolo propendono per un peggioramento del tempo ben più consistente ed organizzato, con elevate probabilità di precipitazioni, anche di tipo temporalesco.
Come sempre, tuttavia, bisognerà attendere quanto meno le prossime 24 ore per scoprire, con un maggior grado di affidabilità, che evoluzione avrà questo vortice a contatto con le acque calde del Mediterraneo e che impatto in termini di precipitazioni si registrerà sulla Puglia.
Al momento, le probabilità che quanto meno il pomeriggio-sera di sabato e la prima parte di domenica possano essere compromessi da tempo instabile sono elevate, ma dovremo ancora attendere un po’ per giudicare l’esito complessivo del weekend e magari comprendere se possano esservi ampi spazi di tempo magari più clemente. Di base, comunque, va sottolineato che, non trattandosi di una vera perturbazione ma solo di aria instabile di passaggio, i fenomeni che si registreranno nel weekend spesso si formeranno sul posto e saranno distribuiti a macchia di leopardo, risultando poco prevedibili in termini di esatta collocazione geografica.
Ad ogni modo, l’Estate (quella con le “pene dell’inferno” per il caldo eccessivo) vissuta fino a tutta la seconda decade di agosto sembra ormai definitivamente tramontata. L’estate settembrina è già una realtà da qualche giorno, ma non è ancora chiaro se si caratterizzerà più come una bella stagione in tono minore, di certo meno calda ma magari anche meno stabile, oppure come un periodo di alterne vicende, crescente instabilità e continui sbalzi termici, cioè di elementi che potrebbero anche preludere ad un ravvicinato inizio sostanziale dell’autunno.