Nel weekend che ci apprestiamo a vivere torneremo a sperimentare il lato meno gradevole della stagione, quello legato alla commistione tra alte temperature e tassi di umidità non proporzionalmente contenuti. In una sola, cortissima parola, AFA.
Sarà la “coperta rossa” anticiclonica di matrice subtropicale ad affiancare alle condizioni di perfetta stabilità atmosferica (sole e impossibilità di formazione di nubi e precipitazioni) i disagi bioclimatici imposti dalla stagnazione atmosferica (moti di subsidenza dell’aria) e da quel conseguente senso di cappa opprimente che si avverte, specie nelle città e nelle aree lontane dal mare, durante il giorno.
Per beneficiare, invece, di un certo refrigerio l’unica alternativa è piazzarsi sotto un ombrellone in riva al mare, dove, almeno di giorno, la brezza marina potrà alleviare la forte calura. Al contrario, tuttavia, saranno proprio le aree costiere (e soprattutto l’interno delle città di mare) a registrare di sera e di notte i massimi picchi di afa per il forte accumulo di umidità presente.
Una leggera maggiore ventilazione potrebbe, almeno ad inizio settimana, determinare un minimo di sollievo in più, ma si tratterà con ogni probabilità di effetti non solo marginali ma anche temporanei, giacché per gran parte della prossima settimana il caldo intenso, seppur senza estremi termici di rilievo, non darà tregua.