Semplice ed inequivoca la configurazione barica in questo inizio settimana. Due le figure bariche al comando del continente: ad est un enorme anticiclone di blocco, posizionato su tutto il comparto orientale europeo e con massimi barici di addirittura 1060 hPa sulla Russia; ad ovest e a nord, invece, una lunga lingua depressionaria, che si spinge, trasversalmente, dal Polo sino ai confini sud-occidentali dell’Europa. Al centro delle due differenti circolazioni vi è l’Italia, inserita nel flusso di correnti da sud che tengono alte (per ora) le quotazioni dell’autunno, sebbene con una netta differenza tra Nord-Ovest italiano – alle prese con le piogge – e il nostro Sud-Est sotto l’azione del promontorio anticiclonico di natura subtropicale, foriero di temperature elevate e di aria umida, ma senza concrete possibilità di piogge.
Cosa cambierà in settimana rispetto a questo schema iniziale?
Poco o nulla fino a venerdì, almeno per quel che concerne le condizioni meteo-climatiche sul nostro settore, le quali resteranno caratterizzate da tempo stabile, sufficientemente soleggiato, mite (rispetto alla stagione), molto umido (possibili nebbie nottetempo e al primo mattino) e con correnti sciroccali moderate. Tuttavia, nella configurazione barica del comparto europeo assisteremo ad un cosiddetto “cut-off” della saccatura fredda disposta dal Polo alla Penisola Iberica, con conseguente isolamento ed approfondimento di un vortice di bassa pressione sulla Spagna, che gradatamente comporterà un peggioramento del tempo anche sul sud peninsulare, specie a partire da venerdì, ma un aumento della nuvolosità sin da giovedì.
Ci aspettano, pertanto, almeno altri tre giorni sostanzialmente a sfondo ottobrino, a cui seguirà un ripristino dell’autunno novembrino con il ritorno delle piogge e di temperature più consone a quelle stagionali.
Troppo presto per definire compiutamente il tempo del week-end, ma con ottime probabilità almeno la giornata di sabato dovrebbe essere compromessa dal maltempo, con piogge e possibili temporali.