Mentre ieri in alcune città pugliesi molti nostri corregionali hanno sperimentato forti rovesci di pioggia, temporali fragorosi, nubifragi, allagamenti e persino una tromba marina, noi ci siamo dovuti accontentare del rimbombo di alcuni tuoni e di una misera pioggerella che ha accumulato nel pluviometro solo 1.2 mm. di pioggia. Nulla, però, di non già amaramente e tristemente previsto.
Oggi il tempo si è già rimesso al bello e, malgrado la ventilazione settentrionale abbastanza sostenuta, l’afa sta resistendo. Tutta colpa dell’umidità nei bassi strati, che non riesce ad essere smaltita, poiché i venti che giungono sulla Puglia attraversano tutto l’Adriatico e continuano a incamerare nel loro passaggio sul mare altra umidità.
Se a ciò aggiungiamo che la pressione si è già rialzata a tutte le quote e le correnti discendenti, tipiche dei regimi anticiclonici, non contribuiscono di certo a favorire la dispersione verso l’alto dell’umidità accumulatasi, ecco che il risultato di questa specie di relativa interruzione della canicola ci sembra in realtà ben poca cosa.
Siamo, tuttavia, costretti a farci bastare questo tentativo di tenere, almeno per un po’, lontane le velleità dell’Africano, giacché al momento non si intravedono affatto né ulteriori occasioni di rinfrescamento né tanto meno di benefiche piogge. Anzi, è già tanto che fino a sabato le temperature non andranno oltre i 31°C e che forse tra giovedì e venerdì potrebbero persino mantenersi anche al di sotto dei 30 – udite, udite! – con persino l’umidità in leggero arretramento.
Ma poi?
Fine luglio – ahinoi – non promette nulla di buono. Non è possibile ancora quantificare esattamente l’intensità del caldo atteso, ma sembra che l’Anticiclone africano si sia già messo in testa di cavalcare l’ennesima onda di calore.