Da sabato pomeriggio è tornato l’inverno. Ma non solo. È proprio cambiata la configurazione barica che regge le sorti del tempo sul nostro continente. All’incessante ed ingombrante presenza degli anticicloni, sull’Europa centro-orientale ed anche sull’Italia centro-meridionale le aree depressionarie sono riuscite ad imporsi. Un minimo barico tra sabato e domenica ha dispensato rovesci anche di tipo temporalesco e ha agevolato l’entrata di aria fredda (ieri mattina minima di 1.4°C), mentre domani sarà la volta di una vera e propria retrogressione di un nucleo di aria ancora più fredda, che riuscirà a spingere la neve anche più in basso e a farla cadere praticamente sulle coste su buona parte del versante adriatico, dalle Marche alla Puglia settentrionale.
La nuova configurazione barica si è generata a causa dell’indebolimento del Vortice Polare ad opera di un poderoso surriscaldamento della stratosfera (la porzione dell’atmosfera compresa tra i 15 e i 60 km di altitudine) e al conseguente riflesso che di tale surriscaldamento (il famigerato “Stratwarming”) si è prodotto anche ai piani più bassi dell’atmosfera, ossia alla troposfera, che è invece l’area dove si generano i fenomeni atmosferici che tutti abbiamo modi di osservare.
La destrutturazione del Vortice polare e la lingua anticiclonica che si è stagliata tra l’Atlantico portoghese e la Russia nord-occidentale ha inizialmente reso possibile la discesa di aria fredda e la conseguente ondata di maltempo dello scorso fine settimana, ma inciderà ancor più vistosamente nel corso di domani mediante la formazione di un nuovo minimo di bassa pressione sul basso Adriatico in grado di apportare una breve, ma forse anche corposa, fase di maltempo sul nostro settore, accompagnata da rovesci, che dovrebbero risultare a carattere nevoso fino a bassa quota.
Aspettiamo gli ultimi aggiornamenti per comprendere pienamente le dinamiche di questa previsione, ma appare sin d’ora plausibile al 70/75% che, specie per il mattino di domani, la neve faccia la sua apparizione anche più a sud delle aree ove essa tenderà a cadere fin sulle coste, collocandosi a partire dai 300 metri sulla Puglia centrale e dai 400 metri sulla Basilicata. Castellana si ritroverà al limite tra la possibilità di precipitazioni interamente a carattere nevoso e precipitazioni di pioggia mista a neve.
Su tipologia, distribuzione, intensità dei fenomeni e su conseguenti possibili accumuli di neve al suolo, ci torneremo entro sera. Restate aggiornati su MC.