Straordinario inizio di febbraio dalle nostre parti. Dopo le massime di ieri (18.6°C), dal chiaro sapore primaverile, anche la giornata odierna e buona parte di domani si caratterizzeranno per la singolarità climatica che questo inverno ci sta rifilando. I 20°C, se non saranno superati, potranno essere facilmente sfiorati o raggiunti, e la netta sensazione di vivere un insolito mese di febbraio sarà ben percepibile.
Tuttavia, a proposito di percezioni, quel che farà più notizia durante questa settimana non saranno tanto i 20 gradi di temperatura massima quanto invece i 12/14 gradi di scarto termico che si concreteranno tra le massime d’inizio settimana e le massime di mercoledì 5 e giovedì 6 febbraio.
Difatti, dopo l’escalation termica indotta dal promontorio anticiclonico di matrice subtropicale, attualmente in azione, andremo incontro, a partire dalle ultime ore di martedì 4, ad uno sfogo irruento dell’Inverno. La risalita verso nord di una cellula anticiclonica tra medio Atlantico ed Europa occidentale favorirà difatti il contrappeso (barico e termico) rappresentato da una forte irruzione di aria fredda di estrazione artica sul comparto orientale dell’Europa, la quale si dirigerà in parte anche verso il versante adriatico e il centro-sud Italia.
Entro la serata di domani, conseguentemente, andremo incontro a tempo perturbato con piogge, rovesci, temporali, venti tempestosi e, entro il mattino di mercoledì, freddo intenso.
Nella seconda parte di mercoledì non può escludersi anche la possibilità di qualche rovescio intermittente di neve, magari sottoforma di gragnolata (o neve tonda), che potrebbe rappresentare l’unico risvolto positivo di questa ondata di freddo invernale, giacché tra venti fino a Forza 7, potenti mareggiate e fortissimo sbalzo termico, per almeno un paio di giorni vivremo una fase piuttosto complicata sotto il profilo meteo.
Un’ultima considerazione. Vale forse la pena di sottolineare come, ancora una volta, nelle fasi meteo di questi ormai primi due decenni del XXI secolo si proceda a strappi, con una netta predominanza della tipologia detta della “persistenza del tipo” seguita da una sorta di “compensazione per estremizzazione”, che tenta di ribaltare le anomalie stagionali con ulteriori anomalie ma di segno esattamente opposto.
L’ultima parte della settimana vedrà con molta probabilità un ritorno alla normalità meteo-climatica, con freddo notturno (inizialmente forse accompagnato anche da qualche brinata), temperature grossomodo in linea con le medie stagionali (o di poco superiori) anche nei valori massimi diurni e con un tipo di tempo tra il discreto e il variabile.