Un mese di novembre così non lo si vedeva dal 2004, sempre che non si superi nel corso delle prossime ore la soglia dei 171 mm., ossia di una cumulata che porterebbe novembre 2020 ai primi posti in assoluto tra i mesi più piovosi di sempre e ci farebbe tornare al livello dei quantitativi storici del secolo scorso relativamente ai dati del mese in corso. Altra annotazione di rilievo: questo è il quarto novembre consecutivo con valori pluviometrici cumulati superiori di almeno il 70% delle medie statistiche.
E intanto, dicembre sembra non voler essere da meno. Già prenotate almeno altre due occasioni propizie nella settimana entrante per ulteriori cospicui apporti pluviometrici.
Difatti, si profilano due nuove incursioni atte a riacutizzare l’instabilità atmosferica. La prima sarà in azione sul nostro territorio tra mercoledì e giovedì, una seconda sul finire della settimana. Nel primo caso si tratta di un nuovo moderato sprofondamento di aria fredda in quota dal settore scandinavo, in grado di generare un’area depressionaria anche al suolo tra centro e nord Italia, ma che sarebbe in grado di coinvolgere anche il resto della penisola in un’estesa e rilevante fase di maltempo, mentre nel secondo caso si tratta dell’avanzata organizzata verso sud direttamente di un ramo del Vortice polare che, assumendo una posizione quasi stazionaria, rischia di inserire l’Italia in una perdurante ed acuta fase depressionaria che alimenterebbe ad intervalli una serie di sistemi perturbati in grado di apportare altri fenomeni di una certa entità.
Per ciò che ci riguarda da vicino, sul fronte termico avremo due rilevanti variazioni di temperatura nel corso della settimana. La prima riguarderà le minime di martedì mattina (complice l’assenza di nubi durante le ore notturne, con conseguente forte perdita di calore), con valori che scivoleranno al di sotto dei 5°C, mentre apprezzeremo la seconda nel corso di mercoledì e durante la prima parte di giovedì e farà riferimento ad un consistente aumento dei valori termici per effetto della sostanziosa Sciroccata che precederà l’arrivo del primo peggioramento a carattere piovoso della settimana.
Diffidate, invece, di paventate ondate di freddo e neve anche in pianura, come raccontano molto poco professionalmente i soliti siti d’assalto di carattere para-meteorologico, che purtroppo continuano la loro – mirata, economicamente ben studiata, e perciò molto interessata – azione di disinformazione meteo nei confronti dei creduloni.
In realtà, non ci sarà alcuna ondata di freddo e neve sull’Italia, e tanto meno sul nostro settore, giacché le prime seppur consistenti nevicate della stagione nei luoghi in cui esse giungeranno in settimana afferiscono soltanto ai normali effetti dell’arrivo delle prime incursioni di aria fredda in stile tardo-autunnale, che riguarderanno le zone montuose (come appare più che normale) o quelle ristrette aree del Paese, ove dovessero (ma non è neppure detto) resistere al suolo delle sacche di aria più fredda per questioni orografiche (vedi Pianura Padana piemontese) tali da garantire il mantenimento delle precipitazioni nevose a prescindere dall’altitudine. Nulla di più.