Si attarderanno fino a martedì le condizioni di tempo umido e moderatamente instabile, che da stamani si sono instaurate sul nostro territorio per la presenza di un cavo d’onda depressionario all’interno del quale affluiscono correnti non fredde di origine atlantica.
E se per domani vi sarà comunque anche l’apertura di temporanee schiarite, oltre che di addensamenti a tratti forieri di ulteriori brevi piovaschi, per martedì è atteso un tipo di tempo più chiuso, più frequentemente piovoso e leggermente più freddo.
Da mercoledì, invece, tutta l’area depressionaria sarà spinta rapidamente verso est da un poderoso cuneo di alta pressione di matrice africana, che si permetterà il lusso ‒ nel periodo statisticamente più freddo dell’anno ‒ di zittire completamente l’inverno.
Difatti, tra mercoledì e sabato l’onda anticiclonica non solo darà piena stabilità all’atmosfera, ma tenderà ad allontanare dalla media stagionale di diversi gradi le temperature su buona parte dell’Europa centro-meridionale. Come si denota dalla carta sotto riportata, la media delle anomalie termiche per i prossimi 10 giorni, secondo almeno le interpolazioni offerte dal modello americano GFS, varieranno sul Mediterraneo e sull’Europa sud-orientale da un minimo di 5 ad un massimo di 8 gradi oltre le medie stagionali.
In sostanza, soprattutto nel corso della seconda parte della settimana che inizierà domani, non si esclude la possibilità che localmente i valori massimi dalle nostre parti, specie in concomitanza di venti di caduta da sud-ovest, possano raggiungere agevolmente i 20°C, mandando certamente in tilt l’orologio vegetativo.
È presto per ritenere già affidabile la previsione a 7 giorni, ma è probabile che per il prossimo fine settimana l’avvicinamento e l’approfondimento di un’intensa area depressionaria dalla Penisola Iberica sviluppi addirittura un richiamo di aria calda dall’entroterra sahariano di notevole intensità con venti molto forti di Scirocco ed enormi quantitativi di sabbia desertica in sospensione nell’aria.
A quando un ritorno dell’Inverno con la I maiuscola? Come sempre si viaggia ormai da un eccesso all’altro, e solitamente, dopo la persistenza di una determinata anomalia (ma non si sa ancora quando l’anomalia termica positiva che si profila durerà), la Natura provvede al ripristino dell’equilibrio attivando un’anomalia di eguale peso ma di segno opposto. Potrebbe accadere anche questa volta; di sicuro appare difficile immaginare che prima di metà febbraio l’inverno possa tornare a dire la sua.