Da questa mattina abbiamo archiviato l’inverno 2016/17. A giorni Meteo Castellana pubblicherà un resoconto meteo-climatico al fine di comprendere – dati alla mano – come la stagione appena conclusasi si è comportata dalle nostre parti, soprattutto in considerazione della diversa percezione che della stessa molti di noi hanno avuto.
Ora, però, è il caso di guardare aventi e di capire come si concluderà anche marzo, che finora è risultato in realtà ampiamente primaverile sotto il profilo termico e molto secco in termini pluviometrici.
La configurazione barica che ha preso possesso sul nostro continente nel corso degli ultimi giorni dovrebbe, nella sostanza, non subire grossi scossoni in termini di variazioni sul tempo che determinerà dalle nostre parti anche per i prossimi 7/8 giorni. Essa si caratterizza per un tipo di tempo zonale (da ovest) con poche oscillazioni di flusso, con un Vortice Polare ben arroccato nella sua sede naturale, ma pronto ormai a lanciare un’offensiva verso il sud del continente nel corso della settimana. La tendenza, tuttavia, sarà per un “inceppamento” del nastro trasportatore perturbato all’altezza della Penisola Iberica, con conseguente progressiva estensione del maltempo dall’angolo sud-occidentale del continente verso est, ma non tanto da coinvolgere tutta la nostra penisola; anzi, per contro, l’azione perturbata spagnola creerà una maggiore vulnerabilità del sud Italia a premature incursioni d’aria calda africana per sviluppo di promontori anticiclonici sollecitati proprio dall’approfondimento di depressioni in sede iberica.
Per semplificare e sintetizzare, ecco il motivo per cui la primavera sul sud Italia sta andando già oltre le sue normali iniziali attribuzioni: i flussi atlantici sono troppo a nord e troppo poco incisivi per produrre maltempo anche sull’Italia. La prossima forte ondulazione del getto perturbato si strutturerà troppo ad ovest dell’Italia e, come conseguenza, finirà per acuire l’anomalia termica sul nostro comparto, mantenendo per tutta la settimana tempo non solo stabile ma anche ben più caldo della norma (vedi carta delle anomalie termiche -in rosso- per il prossimo fine settimana).
Risultato apprezzabilissimo per chi non ne poteva più dell’inverno; peccato, però, che prima o poi tutto questo dovremo inevitabilmente scontarlo…