Prosegue il battage mediatico sull’ondata di caldo apocalittico che starebbe per trasformare l’Italia in una landa desolata e ostile, bruciata da temperature sahariane.
Oggi è il Corriere della Sera, un tempo riconosciuto come il più autorevole quotidiano d’informazione italiano, a dare una notizia con questo titolo, che definire un agglomerato di comunicazione-spazzatura sarebbe fin troppo lusinghiero: «Fino a 42 gradi per 10 giorni. Bolla di calore dalla Normandia all’Italia».
Nell’ormai consueto ma smodato modo di comunicare le informazioni meteorologiche (ma ce ne sarebbero di cose da dire anche per molte altre materie) del più grande quotidiano nazionale, si certifica – attraverso un sodalizio non solo di tipo metodologico-espositivo, ma anche di tipo formale (giacché il Corriere della Sera si “fida” ormai de “IlMeteo.it”) – che bolliremo al ritmo di 42 gradi al giorno per 10 giorni, senza specificare dove e lasciando intendere che la bolla di calore giunga dalla Normandia (dal nord della Francia??).
Per fortuna l’assurdità, anzi l’assoluta stramberia, delle dichiarazioni riportate conducono le persone sane di mente a pensare che si tratti solo di bufale artatamente pubblicate per fare “notizia” (ovviamente con molte virgolette). Il problema è che c’è anche chi (si spera la minor parte), a certo immondezzaio mediatico, dà pure un minimo di credito e magari sono le stesse persone che poi diffondono questa pseudo-informazione attraverso i social, giustificando in questo modo il motivo per cui vengon fuori certe fake news: il guadagno facile attraverso i clic.
E il pensiero va alla nota semplificazione della frase del gerarca nazista Goebbels, che in suo articolo del 1941 scrisse:
«Gli inglesi seguono il principio secondo cui se menti, menti completamente, e soprattutto resta coerente con la tua menzogna! Così stanno con le loro bufale, anche a rischio di prendere in giro se stessi»,
da cui poi è stata evinta la frase «Una bugia ripetuta cento, mille, un milione di volte diventerà prima o poi una verità».
Ma qual è la verità?
Senza tornare a Pilato, e limitandosi al concetto della verità cartesiana basata sul metodo deduttivo-matematico, da domani sul nostro territorio, gradatamente, la fase fresca tenderà effettivamente a scemare ed entro venerdì le temperature torneranno in linea con le medie stagionali, ma in verità soltanto per sabato è atteso un rialzo termico più significativo, che porterà le massime probabilmente a sfiorare i 35°C, ma si tratterà di poche ore di caldo intenso, giacché già entro domenica o lunedì i valori termici caleranno nuovamente rientrando nell’alveo dei valori tipici del periodo.
Quando potrebbe arrivare per davvero il caldo sulla nostra zona?
Al momento l’analisi comparata dei principali modelli matematici fino al 26 luglio (affidabilità ovviamente via via più bassa andando avanti verso la scadenza previsionale) non vede alcuna ondata di calore sul nostro settore, ma, al limite, l’avvento di una fase finale di luglio di normale “piena estate”, che tradotto significa caldo a tratti anche intenso, com’è giusto che sia nei giorni clou della stagione calda, ma senza alcun eccesso, con valori massimi che, attraverso una stima media, dovrebbero rientrare in un range compreso tra i 31 e i 34°C.