Si va sempre più definendo la tipologia del cambiamento verso cui andiamo incontro e che comincerà a concretizzarsi a partire da sabato pomeriggio, con qualche prodromo già per venerdì.
Si tratterà di una vera e propria “rottura estiva”, operata da un’incisiva onda depressionaria, che probabilmente agirà in due fasi, la prima attiva soprattutto nel corso di domenica, la seconda invece tra martedì e mercoledì prossimi.
Si parla di “rottura” in questi casi, non perché finisce la stagione estiva ed inizia quella autunnale, né per via dei fastidi (“rompimenti”) che la nuova configurazione barica può procurare sotto il profilo meteorologico, bensì come una sorta di spartiacque tra una tipologia climatica del tutto facente parte della tradizionale estate calda e stabile, tipica dei climi mediterranei, ed una che apre invece ad un finale di stagione, che dalle nostre parti viene rinominato usualmente “Estate settembrina”.
Tra queste due classi di Estate, s’innesta proprio quel guasto che ora si cercherà di descrivere nelle sue peculiarità più salienti, nonostante che esistano ancora diversi punti di incertezza, che potranno trovare una soluzione solo 24/36 ore prima dell’evento, specie se si fa riferimento alle aree interessate dai fenomeni.
Venerdì: accade ancora poco o nulla dalle nostre parti, ma aumentano le stratificazioni nuvolose e, dalla sera, rinforzano i venti di Libeccio.
Sabato: ancora bello e molto caldo (forse punte di 33°C attorno a mezzogiorno), ma dal primo pomeriggio, significativo aumento della nuvolosità per lo sviluppo di celle temporalesche, forse anche di una certa intensità, che dalle aree murgiane si dirigeranno verso la Puglia centrale per poi sfociare sul basso Adriatico. Ad ogni modo, le ore serali sembrano salve da fenomeni.
Domenica: la giornata peggiore della prima fase, sebbene ancora quella che potrebbe riservare le maggiori soprese, considerata la poca coerenza modellistica. Ad ogni modo, si va da un cielo prevalentemente nuvoloso con qualche squarcio in più di sole al mattino e maggiori annuvolamenti nel pomeriggio (ipotesi ottimistica), ad una diffusa instabilità, con probabilità di frequenti rovesci anche di tipo temporalesco accompagnati e seguiti da un brusco calo delle temperature specie dalla sera (ipotesi più pessimistica).
A seguire, è probabile un inizio settimana con tempo variabile o, bene che vada, parzialmente soleggiato, ma fresco e moderatamente ventoso, a cui potrebbe seguire una nuova riacutizzazione dell’instabilità, questa volta con rischio di precipitazioni più consistenti e potenzialmente dannose, causate da nuovi apporti d’aria fresca ed umida dal nord Europa in grado di contrastare in modo acceso con gli accumuli di energia presenti sul territorio (e sul mare in particolare) e quindi di generare imponenti masse temporalesche foriere di ingenti, seppur localizzate, precipitazioni.
Entro giovedì 7 settembre, questa cosiddetta “rottura” estiva potrebbe cessare, lasciando spazio ad un clima gradevole e ad un tempo per lo più stabile e soleggiato.
Superfluo aggiungere che queste prime indicazioni andranno assolutamente confermate alla luce dei nuovi aggiornamenti modellistici per trovare effettiva conferma. Come spesso teneva a precisare il grande meteorologo Andrea Baroni: «Una previsione non si porta in tasca».