Sembra facile, ma non lo è. Basta guardare i dati pluviometrici della giornata appena trascorsa. Castellana ha totalizzato ben 33.6 mm. di pioggia, Putignano solo 0.6 mm. (si può dire che lì non è piovuto affatto), ben 30 mm. in meno. A soli 5 Km di distanza tutta questa differenza è normale? Essendo i temporali fenomeni estremamente localizzati, la risposta è SI. La cosa che invece non è normale è supporre – o peggio, essere convinti – che esistano modelli matematici, o – senza farla lunga – applicazioni (giacché i giovanissimi guardano solo a tali infrastrutture digitali come la panacea per ogni loro problema), che possano stimare esattamente un quantitativo millimetrico di pioggia in una zona puntuale, ipotizzando una differenza addirittura di 30 mm. a 5 Km di distanza. Questa è FANTASCIENZA!
La scienza, al contrario, da questo punto di vista può solo individuare le aree a maggior rischio di fenomeni temporaleschi e quelle a minore probabilità. Si, probabilità: è questa la parola chiave poiché – per chi ancora non l’avesse desunto leggendo le pagine di Meteo Castellana – la meteorologia non è una scienza esatta e, al contrario di quel che si è indotti a credere, scrutando nei dettagli di determinate applicazioni (che hanno la presunzione di prevedere per ogni porzione di territorio una stima esatta di quel che accadrà dal punto di vista meteorologico), ad oggi mai nessuno potrà esattamente dirvi quel che accadrà domani nella specifica porzione del territorio che a voi interessa maggiormente.
Per diventare potenzialmente esatta, la meteorologia dovrebbe avvalersi di una serie infinita di dati (magari provenienti da sonde situate in ogni metro quadrato di tutta la Terra), attraverso cui immettere in mega super computer ogni parametro necessario alla risoluzione delle complesse equazioni da cui oggi si cerca di ottenere una parvenza di previsione deterministica di una certa affidabilità. E se anche vi fossero tutti questi dati a disposizione, mai e poi mai un potentissimo centro di calcolo riuscirebbe ad analizzare e risolvere tutti le complessissime operazioni matematiche che necessitano per addivenire ad un risultato – per giunta in tempo utile – che possa tramutarsi in una previsione esatta per ciascuna zona di interesse.
Pertanto, accontentiamoci degli straordinari passi in avanti compiuti dalla materia di cui si tratta in questo spazio web e cerchiamo di non lasciarci abbindolare da chi ha la straordinaria capacità di illudere il prossimo vendendo del “fumo meteorologico” in quel delirio di onnipotenza, frammisto a veggenza, che in realtà meriterebbe di appartenere più ad una figura mitologia del passato a metà tra Icaro e la Sibilla Cumana, che a comuni, umili servitori della scienza inesatta meteorologica.
Tutto questo preambolo non è per giustificare la difficoltà di una previsione o per screditare qualcuno, ma solo per ribadire un concetto. E il concetto-base è che le previsioni formulate per un’area sufficientemente estesa (una Provincia o una Regione) sono di gran lunga più conformi a quei limiti intrinseci che la meteorologia oggi presenta rispetto ad una previsione, come quella effettuata per un singola città come Castellana, che presenta margini di errore di gran lunga superiori a quelli che si verificherebbero se si parlasse di Provincia di Bari, o come è più esatto dire oggi, Città Metropolitana di Bari.
Quella di Meteo Castellana è pertanto una sfida, ardua, appassionante, coinvolgente, ma pur sempre una sfida, che presenta molti rischi ma anche tante soddisfazioni. E queste ultime non si manifestano con i tanti clic o con i complimenti, ma soprattutto con la consapevolezza di poter offrire ancora un servizio informativo fatto non solo di simboletti grafici di immediata ma superficiale comprensione, ma anche di parole, spiegazioni e, prime fra tutte, di verità scientifiche.