Anche settembre 2018 avrà parte negli annali storici del nostro paese sotto il profilo meteorologico.
Di mesi di settembre avari di pioggia su Castellana e dintorni ve ne sono stati parecchi anche in epoca recente (ricordiamo il 2013, il 2000, il 1994, giusto per citare alcuni esempi più recenti), ma con i suoi soli 0.2 millimetri di pioggia caduti, settembre 2018 è risultato il mese più secco in assoluto da 72 anni. Bisogna infatti tornare al 1946 per totalizzare nello score mensile del nono mese dell’anno quota 0 rispetto agli accumuli pluviometrici.
La persistenza dei regimi anticiclonici e la chirurgica esclusione del nostro territorio anche dai pochi eventi temporaleschi, che invece hanno interessato zone limitrofe, hanno fatto sì che il primo mese dell’autunno meteorologico, che formalmente dovrebbe fare da apripista al ritorno del regime piovoso autunno-invernale, tipico della nostra area climatica (la media statistica del mese è di 55 millimetri), sia al contrario risultato incredibilmente siccitoso (peraltro il più siccitoso del 2018).
In questo modo ci siamo quasi completamente bruciati quel consistente surplus di pioggia accumulato dall’inizio dell’anno e che fino ad agosto ammontava al 13.2% (trend pluviometrico annuo) e che invece, dopo settembre, si è ridotto dell’8.5%, scivolando così al 4.7%.
Sotto questo profilo, è stato incoraggiante l’avvio di ottobre, che sembrava potesse segnare un ritorno ad un regime pluviometrico annuo con trend ampiamente positivo, grazie alle corpose piogge del giorno 5. Tuttavia, la successiva (cioè l’attuale) ripresa della stabilità atmosferica e soprattutto le non rosee prospettive per il medio/lungo termine in termini di blocco del flusso atlantico e di invadenza anticiclonica, sembrano poter nuovamente mettere in forse un regolare regime pluviometrico di stampo autunnale. Vedremo…
Intanto, sotto il profilo delle bizzarrie climatiche, fa il paio con il bilancio pluviometrico (eccezionalmente deficitario) anche il bilancio termico, che ha risentito di frequenti anomalie positive durante la stragran parte del suo corso, dettate proprio da frequenti invasioni di aria calda di matrice africana, o comunque da persistenti condizioni di tempo stabile e soleggiato. Fino al 24 del mese, i valori massimi sono sempre risultati superiori ai 27 gradi e non sono mancate punte massime superiori ai 30 gradi anche nella terza decade del mese.
Risultato: una media di 22.9°C, 2.25°C in più rispetto ai valori tipici del periodo (la media statistica complessiva tra minime e massime di settembre è di 20.6°C), un dato inequivocabile sul fronte della persistenza del caldo estivo anche in settembre, sebbene non di certo eccezionale. Di mesi di settembre ancor più caldi di quello del 2018 ve ne sono stati infatti altri quattro: 1987, 2011, 1982, 2012, in ordine decrescente di media complessiva, partendo dal dato record di 24.4°C, registrato nel settembre 1987, il mese di settembre più caldo degli ultimi 60 anni.