Settembre ha impresso un deciso cambiamento stagionale. E’ bastato un cavo d’onda depressionario, transitato sui Balcani, ma attivo anche su buona parte d’Italia, per rimescolare l’aria e raffreddarla sensibilmente, per apportare le prime precipitazioni degne di nota (8.9 mm. è l’accumulo complessivo di questa “rottura estiva” e il pluviometro non segnalava questi valori da fine maggio), per riportare la neve in Italia tanto sulle Alpi quanto sul Gran Sasso oltre i 2.200 metri, per spegnere le velleità estive ed infine per silenziare finalmente chi del caldo non ne poteva più.
Ora, passata questa prima fase di disturbo alla stagione estiva, si apre una settimana di tempo relativamente più stabile, ove di certo prevarrà il sole, ma non mancheranno anche annuvolamenti e soprattutto avrà ancora modo di farsi sentire il primo fresco stagionale (in stile semi-autunnale) soprattutto di sera, di notte e al primo mattino.
Difatti, quanto meno fino a mercoledì mattina, potremo ancora registrare valori termici prossimi, quando non inferiori, ai 15 gradi (stamattina minima di 14.9°C; bisognerebbe tornare al 28 maggio per ritrovare valori minimi inferiori ai 15°C), mentre di giorno l’aria resterà assai gradevole, con valori termici in progressivo aumento sin da domani, man mano che l’aria fresca settentrionale verrà sostituita da ben più miti correnti meridionali, le quali giungeranno nella notte tra mercoledì e giovedì e ci terranno compagnia per diversi giorni.
La rotazione delle correnti ai quadranti meridionali segnerà, tuttavia, l’avvio di una nuova fase meteo, come detto certamente più calda, ma anche più umida e tendenzialmente più instabile, che potrebbe mettere in forse l’esito della prossima festa castellanese del 7-8 settembre, in modo particolare nell’ultima parte di venerdì. Ma di questo torneremo a parlare ampiamente nei prossimi aggiornamenti, anche perché si tratta di una situazione non ancora ben definita e al limite della predicibilità.