Questa settimana si è aperta con una novità. Dopo diverso tempo, si è verificato un leggero sottomedia termico. Non è stato, difatti, così usuale in questo autunno che le temperature, seppur di poco, risultassero nell’arco della giornata al di sotto di quel che le statistiche del periodo indicano.
Tutto “merito” (o demerito, a seconda delle preferenze) del tentativo di propagazione da est di una goccia fredda in quota, che come previsto si è arrestata sui Balcani. Ciononostante, il ricambio d’aria e l’abbassamento delle temperature si sono comunque avvertiti e con essi anche qualche leggero piovasco da sollevamento forzato della massa d’aria più fredda che impatta sui primi contrafforti montuosi (effetto Stau).
Ora, però, la situazione diverrà molto più dinamica e l’annuncio comunicato la scorsa settimana di un possibile sblocco della stagione autunnale appare ormai ampiamente confermato.
Significa che andiamo incontro a una fase piovosa e fredda?
La risposta è: NO, in termini assoluti, ma SI, se la domanda fosse stata: «Andiamo incontro a una fase PIÙ piovosa e PIÙ fredda?». In questo secondo caso, considerando quanto successo durante la prima parte dell’autunno, e in modo particolare in ottobre, è facile ipotizzare ora una fase in cui il lungo periodo di stagnazione, siccità e temperature sopramedia venga sostituito da giornate a tratti piovose e con temperature più in linea con quelle del periodo alternate a fasi – molto più limitate – in cui prevalgono ancora gradevolezza termica e tempo asciutto.
Ecco in estrema sintesi quanto accadrà nei prossimi giorni. La goccia fredda balcanica tenderà a risalire verso nord-est e a uscire di scena. Al suo posto, tuttavia, ve ne saranno altre due che calcheranno il “palcoscenico meteo” europeo. Si tratta sempre di due gocce fredde in quota (che – ricordiamolo – sono vortici di bassa pressione posizionati solo alle quote superiori dell’atmosfera, ma proprio per questo molto instabili e foriere di fenomeni particolarmente intensi), una attiva sull’Europa centrale e pronta, purtroppo, ad accanirsi ancora una volta sulla Penisola Iberica, l’altra, ancora in fase embrionale sul Baltico, intenzionata a scivolare verso sud coinvolgendo direttamente l’Italia, specie le regioni adriatiche.
Se andasse proprio come lascia intendere l’ultima emissione del modello ICON (sopra), avremmo – era ora – una fase di maltempo in stile invernale tra giovedì e sabato con l’atteso ritorno delle piogge e un sensibile abbassamento delle temperature.
Prima di questi eventi (fino a mercoledì), si resta grossomodo così: cieli nuvolosi con soltanto qualche occhiata di sole; possibilità di qualche breve piovasco soprattutto nelle ultime ore di mercoledì; venti un po’ più tesi da est per domani, da nord per mercoledì; temperature sui valori odierni.