Il ventaccio di Maestrale, che ha compromesso in parte anche le condizioni meteo-climatiche di questo weekend, ha ormai le ore contate. Esso continuerà a soffiare fino al mattino di domani, martedì, per poi arrendersi di fronte all’allontanamento del vecchio vortice ciclonico che l’ha provocato e al contestuale avanzamento dell’Anticiclone africano, che gli toglierà completamente fiato.
Pertanto, anche il moto ondoso sull’Adriatico è atteso in diminuzione nel corso di domani, soprattutto a partire dalle ore pomeridiane, mentre per mercoledì si cambierà totalmente registro.
Difatti, la formazione di un’area depressionaria al suolo sul nord Italia (vedi cartina sopra) imporrà un cambio di circolazione anche sul nostro comparto, attivando correnti prevalentemente meridionali quanto meno per 24h. Come i più esperti sanno, difatti, la formazione di un’area di bassa pressione non fa altro che comportare uno spostamento d’aria da un centro di alta pressione ad uno di bassa pressione. È il tentativo di colmare il vuoto pressorio a cui fa fronte la Natura, sempre pronta a ripristinare gli squilibri. In questo caso, l’aria si sposterà dal sud in direzione del nord Italia e pertanto assumerà una componente meridionale, che non potrà far altro che riscaldare l’aria dalle nostre parti ed arricchirla di umidità (afa, anche se solo moderata).
Per fortuna, già per giovedì cesserà questo richiamo caldo e i venti torneranno a provenire dai quadranti settentrionali. Tuttavia, più che di un flusso di correnti da nord, si tratterà di una semplice direzione di provenienza dei venti dai quadranti settentrionali, attribuibile più ad un vento di brezza che ad un flusso di venti costanti. Ciò basterà a riportare comunque, dopo il ritorno a valori pari o superiori ai 30 gradi atteso per mercoledì, a condizioni di caldo più gradevoli, in attesa di nuove fluttuazioni attese per il medio/lungo termine.
Come ben s’intuisce, difatti, quest’estate, almeno per ora, non sembra avere le idee molto chiare sull’andamento da seguire e l’altalenarsi di qualche picco caldo, prontamente sostituito da più giorni di tempo fresco e ventoso, quando non anche piovoso, ne è il chiaro segnale. Un tratto marcato, che porta l’estate 2018 ad essere lontana anni luce dalle perduranti e forti ondate di caldo dell’estate 2017.
Francesco Costante