Si sta ormai esaurendo la fase perturbata che da ieri ha investito il nostro settore per via del passaggio di un vortice ciclonico proveniente dall’Atlantico. Restano ormai soltanto dei residui addensamenti nuvolosi, che tenderanno a dissiparsi nel corso delle prossime 12 ore lasciando spazio ad ampi rasserenamenti, ma anche ad intense correnti settentrionali, che ci terranno compagnia fino alle prime luci di domenica.
Difatti, l’azione del vortice ciclonico sotto il profilo eolico non accennerà a diminuire fino a venerdì, ma da sabato interverrà, come si evince dall’animazione delle carta barica in quota (a 500 hPa) il transito di un nuovo nucleo d’aria fredda in scorrimento lungo il bordo orientale dell’alta pressione, che non solo avrà come principale effetto il rinforzo delle correnti settentrionali, ma riuscirà anche a determinare degli annuvolamenti nel corso della sera di venerdì (con rischio anche di qualche breve rovescio) ed una marcata diminuzione delle temperature nel corso di sabato.
In fin dei conti, pertanto, marzo si sta mostrando – come largamente anticipato nei giorni scorsi – come tipico mese di transizione e perciò con la sua peculiarità più conosciuta, quella dell’estrema variabilità. Peculiarità, che guardando anche le proiezioni a più lunga scadenza, non accennerà a placarsi, anzi subirà un’ulteriore accelerazione nel corso della prossima settimana, rinnovando spesso condizioni di instabilità unite a sbalzi termici, precipitazioni intermittenti e molta ventosità.